Dicono di me...

All’Artista Lucio Doria
Doria, personaggio ieratico, con una originale solennità, tutta composta all’apparenza, ma con un incedere sostenuto e velato, di sana sicumera. Personaggio istrionico con atteggiamenti seduttivi ed emotivamente impulsivi, modalità teatrali, alla continua ricerca di novità per completare la sua poliedrica personalità. Un filosofo che ama lo stupore, l’inquietudine, specialmente quando si scaglia contro l’odiosa mediocrità umana. Eccentrico, un saggio moderno, un Giordano Bruno con l’anelito all’infinito con l’eroico furore a disprezzo dell’”IPSE DIXIT” Doria, viziato dal suo stesso talento d’artista, nei suoi scritti, pur convivendo con le inquietudini sociali del nostro tempo, non rinuncia ad esplorare le gallerie dell’anima, optando, con risolutezza per un personale realismo intimista e per un’accorata fusione tra lo stile letterario e il tono colloquiale. La libertà dell’individuo, contro ogni convenzionalismo ed ogni parata ipocrita, diventano i capisaldi delle sue opere, conditi da critica sociale ed indagine psicologica. Doria disdegna le strade battute, cerca ragioni inesplorate, vive nella sua indipendenza, percepisce in modo inconsueto perché prova a creare concordanze, tra il mondo in cui vive e il mondo in cui vive lui.

“Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri”
                                                                                                                                                                     (Arthur Schopenhauer)

Alcuni autoritratti sono delineati entro spazi vitali su cui si riverberano sogni e conflitti interiori. Un’opera che invita alla riflessione in ogni sua pagina, suggerendo come trasformare i casi della vita in emozionanti avventure, autoanalisi, revisione critica individuale ed esistenziale. La scrittura si dipana in una forma originale e vivace che cattura efficacemente la “nuvolosità variabile” del Doria.

“Il genio abita al piano di sopra della follia”
                               (Arthur Schopenhauer).

Dott.ssa prof.ssa Danila Angelici
(docente di Lettere presso l’istituto Tecnico Tecnologico Statale “G. e M. Montani” – Fermo

Poesie